Molto tempo fa la formazione in una organizzazione politica come il PCI ma non solo, era considerata una sorta di “inquadramento” dei propri militanti e dirigenti. Con il tempo ci si è accorti che la formazione è indispensabile e necessaria. Nei dibattiti politici e nei talk show, i protagonisti dimostrano di non conoscere la materia della discussione, che spesso diventa un continuo parlarsi sopra senza soluzione, quando addirittura non si passa all’insulto.

Lo studio e la ricerca di informazioni, anche tecniche, si preferisce farlo su i social o sulle prime pagine dei giornali. La formazione diventa quindi strumento fondamentale per l’attività politica. Per meglio chiarire l’importanza della formazione prendo ad esempio i dibattiti che ci sono stati ultimamente per le elezioni amministrative del comune di Roma delle forze politiche di sinistra, partiti e associazioni.

Il comune di Roma è una macro struttura complessa e articolata e proporre ed attuare cambiamenti presume obbligatoriamente una conoscenza approfondita del suo funzionamento. Dagli interventi e dalle note scritte ho amaramente riscontrato la mancata conoscenza dei suoi problemi che andrebbero affrontati proponendo soluzioni, visto la situazione in cui versa la città. Sul quotidiano La Repubblica del 4 giugno è stato pubblicato un interessante articolo su due partecipate del comune di Roma, ZETEMA e Roma Mobilità, nel quale si parlava degli stipendi d’oro. Parliamo di Socialismo nel 2020 aveva pubblicato il “Documento per Roma”, che si trova nel nostro blog www.parliamodisocialismo.it, nel quale avevamo già evidenziato la questione o meglio il problema delle partecipate del comune, ben 14, che condizionano le scelte politiche delle amministrazioni. Ora dobbiamo capire se effettivamente sono funzionali alla città e se ci sono ricadute positive soprattutto sulla qualità della vita dei cittadini, ma per fare questo dobbiamo studiare e capire come funzionano.

L’esempio che ho fatto ci riporta direttamente alla necessità che una forza politica che si candida al governo della città non può non formare chi candida che poi, successivamente, dovrà prendere decisioni o formulare proposte in termini amministrativi. E’ chiaro che la proposta politica deve avere come conseguenza l’atto amministrativo. Se la proposta rimane un mero slogan politico vuol dire che non c’è strategia ne obbiettivi.

Stare permanentemente sui social avere tanti like con frasi ad effetto non può sostituire la politica come accade attualmente. Se la sinistra si propone al governo di Roma deve essere preparata ad affrontare e risolvere problemi. La formazione diventa quindi anche strumento di lotta politica per ricreare quei rapporti con quel tessuto sociale sempre più sfruttato che la sinistra, nel suo sminuzzamento continuo e inarrestabile ha completamente perso, necessario per la ricostruzione della sinistra e delle sue iniziative.

Foto in evidenza Amy da Pixabay

2 pensiero su “Formazione e competenza”
  1. Concordo completamente. Purtroppo ad oggi nessuno sviluppa programmi e idee dove si prospettino soluzioni credibili, per risolvere gli endemiciproblemi diella città di Roma

Rispondi a Roberto Bernardini Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *