Credo che uno dei percorsi più interessanti che stiamo cercando di promuovere in questo periodo, purtroppo con scarso riscontro, sia quello della formazione. Colgo l’occasione per rammentare che si tratta di un progetto da costruire collettivamente e per la realizzazione del quale abbiamo più volte richiesto le vostre opinioni ed i vostri consigli.

La scarsa risposta finora ottenuta trova forse ragione in una visione statica e vetusta della formazione, dove l’impegno profuso nell’approfondimento e nell’apprendimento non restituisce un valore immediatamente e quotidianamente utilizzabile.

Credo che questa sia una visione completamente distorta per varie ragioni.

Intanto perché non può esistere progetto politico né visione al netto della storia, della cultura, di quegli insegnamenti e di quella teoria che soli ci consentono di interpretare il presente e formulare ipotesi per il futuro. Tanto più in un periodo accelerato come quello che, spesso passivamente, stiamo vivendo e che sovente ci costringe a subire i cambiamenti piuttosto che produrli.

Un altro aspetto riguarda l’innegabile ignoranza diffusa promossa dal mercato. Pur offrendo infatti la rete un patrimonio infinito di informazioni, veniamo indotti a fruirle nel modo più subalterno, superficiale e omologato possibile a favore del pensiero dominante. Giustamente faceva notare Duilio, in un suo recente articolo, quanto social e prime pagine dei quotidiani online siano diventate, purtroppo, le fonti privilegiate di informazioni.

Giungiamo così al paradosso d’essere utilizzatori scarsi e superficiali della rete mentre, incoscienti e non retribuiti, diventiamo principali fornitori e lavoratori, indefessi e a costo zero, nell’alimentare il “lago della conoscenza” di multinazionali e centri di potere economico.

Anche questo della comunicazione è, nell’ambito formativo, un tema da affrontare. Soprattutto in ragione degli obiettivi che la nostra associazione, sensibile ad una rilettura attualizzata di contenuti e metodi, intende perseguire. Interessanti spunti in argomento offre il video che segue.


P.S.: la ragazza del video, da tempo impegnata su YouTube su vari temi a sfondo sociale, ha sempre voluto non monetizzare le sue pubblicazioni. Raggiunta da una mail di YouTube che la informava di un aggiornamento delle regole e che avrebbe inserito delle pubblicità sui video per renderli monetizzabili, ha deciso di abbandonare il suo percorso. La notizia attiene poco alla formazione ma riguarda un tema altrettanto importante: quello della COERENZA.

Immagine in evidenza Gerd Altmann da Pixabay

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