Avram Noam Chomsky (Filadelfia, 7 dicembre 1928) è un linguista, accademico, scienziato cognitivista, teorico della comunicazione, attivista politico e saggista statunitense.

Docente emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology, è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo. Parallelamente a ciò, Chomsky è particolarmente noto per il suo attivismo ed impegno politico, d’ispirazione socialista libertaria. La costante e aspra critica nei confronti della politica estera di diversi paesi, in particolar modo degli Stati Uniti, così come l’analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali, lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale statunitense e mondiale.

Autore: Noam Chomsky

Traduttore: Valentina Nicolì

Curatore: Peter Hutchinson, Kelly Nyks, Jared P. Scott

Editore: Ponte alle Grazie

Collana: Saggi

Anno edizione: 2018

In commercio dal: 11 ottobre 2018

Pagine: 178 p., Brossura

EAN: 9788833311272


Le dieci leggi del potere: Requiem per il sogno americano

Per la prima volta, Noam Chomsky, dedica un libro alla natura e alle conseguenze tragiche della diseguaglianza, svelando i dogmi fondamentali del neoliberalismo e gettando così uno sguardo se possibile ancora più lucido e profondo sul funzionamento del potere a livello globale. Quali sono le leggi che governano la concentrazione della ricchezza e del potere negli Stati Uniti e in generale in tutto il mondo infestato dal turbocapitalismo? Ridurre la democrazia, scaricare i costi sui poveri e sulla classe media, distruggere la solidarietà fra le persone, manipolare le elezioni, usare la paura e il potere dello Stato per tenere a bada la «plebaglia»… Dieci principi – trattati in altrettanti illuminanti capitoli – che, se non sapremo reagire, porteranno alla catastrofe ambientale e alla guerra globale nucleare.

Questo libro dà seguito, ampliandone i contenuti con la collaborazione dei tre registi, al grande successo del documentario Requiem for the American Dream (2015). Il risultato è una mappa concettuale di vitale importanza per comprendere il funzionamento del mondo di oggi, e un monito fortissimo all’azione collettiva e, se necessario, alla rivolta: solo una rete di movimenti dal basso può contrastare lo strapotere economico delle élite.


Documentario di Peter Hutchison, Kelly Nyks e Jared P. Scott

20 anni dopo La fabbrica del consenso, Noam Chomsky analizza la piaga più drammatica del nostro tempo – la concentrazione della ricchezza e del potere nelle mani di pochi eletti. Girato sull’arco di cinque anni, Chomsky mette a nudo le strategie che hanno portato alla creazione di una plutocrazia finanziaria, relegando la popolazione ai margini della vita politica ed economica.

Sincero, intimo, e profondo, Requiem per il sogno americano rappresenta la riflessione definitiva di uno dei maggiori intellettuali contemporanei, una riflessione che muove dal grande problema della scomparsa della democrazia, arrivando a determinare con precisione le cause di questa deriva e segnalando con lucidità il baratro verso cui stiamo precipitando.

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